Rifugio Venezia
Ultima modifica 5 agosto 2024
Rifugio Venezia al Pelmo
Il Rifugio Venezia, primo sorto sulle Dolomiti italiane, fu inaugurato con una grande festa il 10 settembre 1892.
Voluto dal CAI di Venezia (che si era costituito nel febbraio del 1890), il rifugio fu edificato nel giro di pochi mesi alle falde del Pelmo sul terreno messo gratuitamente a disposizione dal Comune di Vodo, assieme alle piante e al materiale necessari alla costruzione.
L’iniziativa era stata fortemente voluta dall’allora presidente della sezione di Venezia, conte Lorenzo Tiepolo, e dal segretario Giovanni Arduini, ma un contributo fondamentale nella scelta del luogo è stato dato dal parroco di Zoldo Alto, don Giovanni Battista Belli di San Vito di Cadore, che spinse perché il rifugio sorgesse dalla parte cadorina del Pelmo.
In occasione dell’inaugurazione del 1892, il CAI organizzò anche un’ascensione ufficiale: gli scalatori pernottarono al rifugio e quindi, domenica 11 settembre, salirono “alla vetta più alta del Pelmo”. Fra gli alpinisti di quel giorno si annovera anche la famosa scalatrice Irene Pigatti (Colle Umberto 1859 - Colle Umberto 1937), prima donna italiana a raggiungerne la cima dopo l’inglese Selina Matilda Fox nel 1870.
In origine il rifugio era un piccolo spartano edificio, “solidamente costruito, con buoni letti e servizio d’osteria fatto da un custode nella stagione estiva” (Bollettino CAI 1894, p. 99), ma nel 1927, per far fronte al sempre maggior flusso di turisti ed alpinisti, fu ampliato ed elevato di un piano: anche in questo caso il Comune di Vodo concesse le piante necessarie.
Il 28 agosto 1944 fu bruciato dai tedeschi perché non potesse essere usato come base dai partigiani, ma nel 1947 si diede mano alla ricostruzione. Il 16 agosto di quell’anno in un’ascensione a Croda da Lago era morta la diciottenne Albamaria De Luca suscitando vivo sconcerto nella popolazione che chiese al CAI di dedicare alla giovane alpinista il ricostruito rifugio. Il Rifugio Venezia – Albamaria De Luca fu inaugurato il 4 luglio 1954.
