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Le fiere tradizionali

Ultima modifica 5 agosto 2024

Le fiere tradizionali

Fino alla prima guerra mondiale, a Vodo si tenevano ogni anno tre fiere tradizionali: la Fiera di San Gottardo (5 maggio), quella della Santa Croce (14 settembre) e quella di Santa Lucia (13 dicembre), date tutte connesse a sentite feste religiose.

Santa Lucia è infatti la santa titolare della parrocchia e nella chiesa a lei dedicata era conservata una preziosa reliquia della Santa Croce, menzionata dai documenti dell’archivio parrocchiale (si veda don Gianni Rech, La Chiesa di S. Lucia di Vodo di Cadore, San Vito di Cadore 2006). A Vodo inoltre esisteva anche una chiesa dedicata a San Gottardo: la Scuola dei Battuti l’aveva eretta nel 1416 grossomodo nel luogo dove ora si trova l’edificio scolastico. Il santo titolare era particolarmente caro ai commercianti e spesso le chiese a lui dedicate si trovano lungo le principali vie di transito (in questo caso la Strada Regia). La chiesetta cessò di esistere durante il regno italico, quando fu incamerata dal demanio e quindi abbattuta nel 1812.

Le Fiere di San Gottardo e della Santa Croce, riguardavano sia merci che animali, mentre la Fiera invernale di Santa Lucia era riservata a “stoffe, panni, tele, ecc.”; nel corso dell’Ottocento si svolgevano tutte “sulla via Nazionale”, divenuta nel tempo principale arteria di comunicazione.

Delle tre la più rinomata era quella di settembre, tanto nota da essere percepita come un ostacolo alle iniziative simili concomitanti in altri Comuni: nel 1880 l’Amministrazione comunale si risolse a spostare ad ottobre l’evento. Il cambio di data venne autorizzato dalla Prefettura nel 1882, ma non fece cessare le lamentele dei paesi limitrofi ed in particolare di Borca, ragion per cui dopo pochi anni la Fiera della Santa Croce venne nuovamente organizzata a settembre, in prossimità della festa della quale portava il nome. Dal 1889 prese avvio in occasione di detta Fiera un concorso annuale che prevedeva premi in denaro per gli animali bovini giudicati migliori da una commissione giudicatrice.